Il 20 Novembre 2012, Andrea Spezzacatena, un ragazzo che aveva appena compiuto 15 anni, si tolse la vita. Fu il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che portò al suicidio di un minorenne. L’incidente scatenante fu l’aver voluto indossare dei pantaloni rossi, regalo della madre, che a causa di un lavaggio sbagliato erano diventati rosa. Questo film è tratto dalla sua storia.
Bullismo, cyberbullismo, adolescenza, accettazione, sensibilità, tragedia, consapevolezza sociale.
Il film offre una riflessione profonda sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, mostrando le devastanti conseguenze che possono derivarne. È un’opera che invita alla sensibilizzazione e alla responsabilità collettiva, rendendola una visione importante per adolescenti, educatori e famiglie.
Il film ha ricevuto recensioni positive per la sua rappresentazione sensibile e toccante del bullismo e delle sue conseguenze. La performance di Samuele Carrino nel ruolo di Andrea è stata particolarmente lodata per la sua autenticità e profondità emotiva. La regia di Margherita Ferri è stata apprezzata per l’approccio delicato e rispettoso a una storia così dolorosa.