Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Sopravvivenza, solidarietà femminile, oppressione, moralità in tempo di guerra, resilienza.
“Le assaggiatrici” offre uno sguardo unico su un aspetto poco conosciuto della Seconda Guerra Mondiale, mettendo in luce le storie di donne comuni costrette a confrontarsi quotidianamente con la paura della morte. La pellicola esplora temi universali come il coraggio, la resilienza e la complessità delle relazioni umane in tempi di crisi.
Il film ha ricevuto recensioni positive per la sua capacità di portare alla luce una pagina inedita della storia contemporanea, offrendo un ritratto intenso e coinvolgente delle protagoniste. La regia di Soldini è stata elogiata per l’accurata ricostruzione storica e per la profondità con cui sono stati delineati i personaggi.